Nell'ambito delle attività del terziario, il COVID 19 ha costretto aziende e persone a sperimentare nuovi modi di lavorare.Questi modi di lavorare hanno il principale scopo di evitare gli spostamenti non necessari e, nel caso specifico della pandemia, di limitare i contatti tra le persone.In linea di principio, se si considerano gli effetti di continuità dell'attività produttiva, l'impatto ecologico e il risparmio di tempo e risorse per gli spostamenti, il lavoro svolto rimanendo a casa può essere considerato in termini positivi, tuttavia l'esperienza di lavoro a casa difficilmente può essere considerata soddisfacente. L'ambiente domestico infatti è perfetto per coltivare affetti e relazioni personali, ma non offre le condizioni minime necessarie per lavorare con efficienza: troppe le distrazioni, inadeguati gli spazi, minime le occasioni di socialità. Se dal punto di vista strettamente produttivo il lavoro da casa può essere considerato positivamente, occorre considerare anche che il prezzo di da pagare è rappresentato da stress emotivo e imbruttimento personale.La situazione dunque assume risvolti contrastanti. Da un lato le condizioni emotive e la contrazione delle relazioni sociali e interpersonali provocano una diffusa situazione di disagio, dall'altro la riduzione del traffico e dei fattori di inquinamento, con effetti immediati sulla qualità dell'aria che respiriamo e sull'ambiente, favoriscono le condizioni di benessere della vita in città.A questo punto occorre chiedersi se è possibile:- lavorare in un ambiente consono e attrezzato, evitando gli spostamenti non necessari;- mantenere la continuità delle attività economiche, limitando l'impatto sull'ambiente, favorendo le condizioni di benessere in città;stimolare le relazioni sociali connesse all'attività lavorativa limitando i contatti fisici tra le persone e i contagi.PER NOI E' POSSIBILE E QUESTA E' LA NOSTRA MISSIONE